Un progetto di Putéca Celidònia
SEGUI LA VOCE – ‘A voce d”o vico 2.0
Benvenuti al Vicolo della Cultura, un antico vicariello che prende il nome da due nobili fratelli: i Montesilvano. Da questo vicoletto si alza una voce prepotente: la voce dell’arte.
I volti dei più grandi artisti partenopei immersi tra libri e pennellate di colore danno vita ad un luogo dove oggi si coltiva bellezza ricordandoci che prima c’era solo terra arida.
Quello che sta per iniziare è un viaggio tra le macerie, i resti e i ricordi di un passato abbandonato, quasi sepolto. Un passato riscoperto proprio dai bambini che abitano il quartiere, bambini che sono ormai anche piccoli attori. Loro si sono rimboccati le maniche e si sono messi a scavare nel passato per recuperare storie che rischiavano essere dimenticate per sempre. Hanno raccolto queste storie e poi le hanno riscritte, riordinate a piacimento, spolverandole di fantasia e creatività.
La nuova generazione racconta la vecchia e la rinnova.
Così vengono fuori queste storie in cui realtà e immaginazione si confondono, si danno il cambio, si rincorrono e giocano a nascondino come due bambini.
Come farete adesso a capire dov’è la verità e dove la fantasia? Chi vi dice che la storia più bizzarra sia proprio quella più inventata e la più semplice quella vera? Non vi fidate del vostro istinto perché quello che può succedere in questo quartiere certe volte supera di gran lunga l’immaginazione. Perciò smettete di dubitare e iniziate a credere. Prendete in prestito gli occhi dei bambini e lasciatevi accompagnare dalle loro voci.
Ne varrà la pena… Buon viaggio…
PROGETTO
Il nostro percorso sul territorio del Rione Sanità e più precisamente nel Vicolo Montesilvano (oggi Vicolo della Cultura) ha inizio nel 2018 con un corso di teatro gratuito per i bambini del quartiere. Con i bambini e con le persone del posto è nata ‘A voce d’’o vico: una festa di musica e teatro affacciati ai balconcini dei due beni confiscati alla camorra dove lavoriamo attivamente.
L’emergenza da Covid-19 ci ha impedito di lavorare in presenza e di mantenere il corso nella sua forma tradizionale. Per questo motivo e da questa necessità di rimanere in contatto con i bambini è nato il format D.A.D. – Dimenticati a Distanza in cui i bambini stessi intervistano da remoto esponenti del panorama culturale italiano.
Il progetto ha riscontrato molto successo al punto da coinvolgere, tra gli altri, Sonia Bergamasco, Giobbe Covatta, Teresa Ciabatti, Lino Guanciale, Marco D’Amore e tanti altri.
‘A voce d’’o vico nella sua versione originale anche quest’anno non si è potuto fare, purtroppo. Ma non siamo stati disposti a non far risuonare la voce del vicolo, a mantenere questo pericoloso silenzio che lentamente stava iniziando ad attenuarsi. E se è la voce che dobbiamo far sentire allora abbiamo trovato la soluzione: i podcast! E lo abbiamo fatto con la voce dei bambini insieme alla voce degli artisti che hanno conosciuto grazie a D.A.D..
Il progetto prevede un percorso di mini podcast, ognuno affidato ad un bambino. Ogni podcast, scansionabile con un codice QR, come in un museo a cielo aperto, racconta un pezzetto di storia del Vicolo della Cultura. Piccole storie basate su fatti reali ma reinventati dai bambini stessi e riscritti insieme con il nostro aiuto. Una frase chiave recitata dagli artisti di D.A.D. chiude il podcast.
Tutti i mini podcast formano un unico podcast che racconta la storia del vicolo in ogni dettaglio, anche il più invisibile, durante il percorso audio-passeggiata che durante l’evento di apertura abbiamo inaugurato.
Oggi, oltre alle Edicole Culturali, lungo Vico Montesilvano i codici QR dei podcast colorano le mura della strada e chiunque, passeggiando e in qualunque momento, può scansionare e seguire la voce di una storia!
Questo è ‘A voce d’’o vico di quest’anno: un evento in sicurezza, un’istallazione permanente, un viaggio immaginifico guidato da suoni e voci.