Un progetto di Putéca Celidònia
NON C’È DIFFERENZA
TRA ME E IL MONDO
Rassegna Quartieri di Vita 2020, al Ridotto del Teatro Mercadante di Napoli.
“Perché casa può essere tanti luoghi, non soltanto uno. E se casa è tutto il mondo non posso perdermi mai. E allora sai che dico?! Che non c’è differenza tra me e il mondo! E il viaggio deve continuare!”
Una volta in un tempo indefinito, un bambino non ricordava più nulla: chi fosse, da dove venisse, come si chiamasse e che cosa facesse. Completamente perso, senza sapere cosa fare, incontra un insolito compagno di viaggio con il quale intraprende la sua ricerca per ritrovare ogni cosa di sé.
In frammenti di mondo di cui è spettatore invisibile, viene guidato dal suo amico in un viaggio catartico che pian piano lo riconduce sulle tracce del suo passato. Gli odori, i suoni, i luoghi e le anime ricomporranno la sua stessa identità.
L’idea dello spettacolo è una metafora: attraverso la perdita e il disorientamento di un personaggio napoletano che non ricorda le sue origini, parliamo di come Napoli molto spesso non valorizzi la propria identità e la ricchezza che la sua storia porta con sé. Come chi è costretto a partire, chi invece a restare: entrambi dimenticano la bellezza nascosta nelle proprie origini, un viaggio all’indietro verso un ignoto conosciuto. Il viaggio, inteso come scoperta dell’io che si riconosce in tutto ciò che lo circonda, accompagna la narrazione: attraversa dubbi, naviga paure e supera gli ostacoli.
I dubbi hanno accompagnato anche il nostro lavoro, prendendoci la sfida di creare uno spettacolo recitato da bambini per un pubblico di adulti e piccini che non fosse un semplice saggio. Abbiamo trattato i bambini come dei veri e propri attori insegnando loro la disciplina, l’ascolto, il rispetto per il compagno, il valore dello stare insieme, l’importanza del silenzio fino a far germogliare in loro un piccolo seme, quello del teatro.
Così sedici bambini, dai sei ai dodici anni, si ritrovano catapultati in uno scenario che sarebbe ostico per qualunque attore di datata esperienza: tutti contemporaneamente in scena dall’inizio alla fine, movimenti degli oggetti, danze, canti fino a creare la coralità necessaria per far sentire tutti parte di un unico gruppo.
Drammaturgia: Emanuele D’Errico Regia: Putéca Celidònia
Con i bambini e le bambine del corso di teatro nei beni confiscati alla criminalità in Vico Montesilvano – Rione Sanità
Scenografia realizzata dai bambini e dalle bambine del Rione Sanità del corso di scenografia tenuto da Jessica Abbate, Elena Busiello, Rosita Vallefuoco, Monica Cappiello
Costumi Giuseppe Avallone Sound designer Tommy Grieco Luci Emanuele D’Errico, Dario Rea Organizzazione Napoleone Zavatto in collaborazione con Opportunity Onlus
si ringrazia Fondazione Campania dei Festival – Quartieri di Vita 2020; Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale, ONLUS Crescere Insieme
RASSEGNA STAMPA
Non c’è differenza tra me e il mondo
[…] Il testo e i dialoghi del lavoro, firmati da Emanuele D’Errico, si arricchiscono di alcuni spunti emersi dalla fantasia dei bambini stessi durante il percorso svolto negli spazi restituiti alla collettività in via Montesilvano, e dedicati alla memoria di Lucio D’Errico, imprenditore ucciso per essersi rifiutato di pagare il pizzo.
«L’idea dello spettacolo – si legge nelle note di regia della compagnia (Clara Bocchino, Marialuisa Diletta Bosso, Emanuele D’Errico, Raimonda Maraviglia, Teresa Raiano, Dario Rea, Umberto Salvato) – è una metafora: attraverso la perdita e il disorientamento di un personaggio napoletano che non ricorda le proprie origini, si racconta di come Napoli molto spesso non valorizzi la propria identità e la ricchezza che la sua storia porta con sé. […]
(Il Mattino)
[…] Putéca Celidònia è simbolo di riscatto, è la Napoli che vuole farcela, sono giovani che non hanno paura. Sei artisti, sei giovani professionisti che ieri sera al Teatro Mercadante hanno realizzato uno degli “spettacoli più emozionanti che a cui abbia mai assistito” così hanno commentato registi e direttori fuori il teatro. Venti bambini che in un solo un anno di attività si sono mostrati come dei veri e propri attori, interpretando un testo difficile, profondo, scritto da Emanuele D’Errico , nipote di Lucio, vittima innocente di camorra. […]
(Stylo24.it)
Dai balconi del Rione Sanità al Teatro Mercadante di Napoli. I bambini di #Opportunity realizzano un sogno grazie alla compagnia teatrale Putéca Celidònia.
(Titolo di Qualcosa di Napoli)